MICROPROGETTO DI LOEV

 

 

A seguito del nostro primo anno di accoglienza è nato il desiderio di conoscere la realtà in cui i nostri ospiti vivevano.

 

E fu così che nel 1999 alcune famiglie del nostro Comitato si organizzarono per  il loro primo viaggio in Bielorussia e precisamene a Loev, villaggio di provenienza dei bambini che ospitiamo e che dista circa 70 km. dalla centrale di Cernobyl.

 

La visita a Loev ci ha dato l’ opportunità di diventare testimoni non solo delle privazioni in cui vivono le famiglie, ma anche della urgenza di strutture di primaria necessità per le istituzioni pubbliche quali sono ospedale, scuola, istituti per orfani sociali, casa di riposo, vigili del fuoco.

 

In particolare la nostra visita all’ ospedale ci diede la forza e lo stimolo per attivarci, una volta rientrati in Italia, a raccogliere fondi.

 

Nell’ autunno del 2000 portiamo il nostro primo aiuto umanitario. Acquistando in loco un’ incubatrice, una poltrona dentistica, in sostituzione a quella troppo vecchia e medicinali.

 

 

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Da allora ogni anno organizziamo questo “viaggio umanitario” a Loev per portare il nostro contributo e per verificare personalmente in quale ambito il nostro aiuto deve essere più incisivo. You may ask where to purchase louboutin herren schuhe?

 

Acquistiamo quindi in loco le attrezzature necessarie e le consegniamo personalmente ai vari enti come l’ ospedale, scuole, istituti, casa di riposo, centro di recupero, vigili del fuoco e alle famiglie indigenti.

 

Gli aiuti che riusciamo a portare sono il frutto di iniziative del Comitato, sono privati, associazioni di volontariato e ditte che hanno preso a cuore non solo il nostro microprogetto e i bambini che sono stati ospiti nelle nostre famiglie , ma anche gli abitanti di Loev e quei bambini che forse non avranno la fortuna di poter sperimentare il soggiorno presso una famiglia italiana. 

 

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